venerdì 30 aprile 2010

Scade oggi # 7: i cubetti di pancetta affumicata

Comprati per la preparazione di una carbonara super-veloce (poco tempo per la cucina ultimamente, ahimé!), i cubetti di pancetta sono stati protagonisti di una misteriosa scomparsa: complice la scatola praticamente cubica, erano andati a incastrarsi - tipo mattoncino Lego - in un remoto angolo del frigo (che, a questo punto lo avrete capito, con le vostre fuffologhe intrattiene un rapporto di odio-amore...). Recuperati per il rotto della cuffia, sono stati assegnati a un nobile ruolo: dare carattere a una zucca che, poverina, da sola non sembrava poter reggere la “prova-risotto”.


La trasformazione: Risotto croccantino con zucca e pancetta

Ingredienti per 4 persone
1 confezione di cubetti di pancetta affumicata
150 gr di zucca
2 pugni di riso a testa + uno per la pentola :)
Brodo vegetale
Olio extra vergine
Scalogno



Pulire la zucca, ridurla a pezzi (più li fate piccoli e più si squaglieranno durante la cottura con il riso: decidete voi che effetto volete ottenere) e fateli cuocere nella pentola a pressione: 6-7 minuti dal fischio bastano.
Nel frattempo, preparare il brodo; quindi affettare finemente lo scalogno e farlo rosolare in poco olio insieme alla pancetta, che deve diventare bella croccante. Aggiungere il riso e farlo tostare, poi unire la zucca cotta a vapore e farla insaporire. Sempre mescolando, aggiungere il brodo caldo e far ritirare, continuando fino a cottura del riso.

La pancetta, molto saporita, equilibra bene il dolce della zucca, ma se desiderate dare un gusto ancor più deciso, a fine cottura potete mantecare con burro e parmigiano.


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mercoledì 28 aprile 2010

Cannelloni croccanti di zucchine alla maggiorana



Succede che ti ritrovi per le mani un prodotto della fuffa che non sai bene come usare, vedi post precedente.
Succede che mentre vai a fare la spesa al supermercato vicino casa, ti fai tentare da una di quelle signorine messe lì a promuovere prodotti e te ne ritorni a casa con due pacchi di sottilette cremose e una teglia da forno gentile omaggio.
Succede però che nella suddetta teglia ci sia una ricetta con il prodotto di cui sopra e per questa serie di coincidenze il mondo riprenda a girare nel verso giusto.

Quindi ecco a voi il risultato di tali combinazioni:

Ingredienti per 2 persone:

2 fogli di pasta fillo
2 zucchine
2-3 patate medie
2 sottilette
Maggiorana
Olio extravergine d'oliva
Sale e pepe q.b.

Saltare in padella con un filo d'olio la zucchina tagliata fine. Lessare le patate con la buccia, pelarle, e passarle allo schiacciapatate. Unire alle patate la zucchina e le sottilette a pezzetti. Aggiungere qualche foglia di maggiorana. Salare e pepare a piacere.

Unire i due fogli di pasta fillo spennellandoli con un po' d'olio e tagliare 6 quadrati. Mettere al centro di ogni quadrato un cucchiaio di composto e arrotolare i cannelloni. Sistemarli in una pirofila spennellati con un po' d'olio e passare in forno caldo a 180° per 5 minuti, finché la pasta sia bella croccante.

Servire caldi accompagnati dall'altra zucchina tagliata a julienne e passata velocemente in padella e un olio aromatico alla maggiorana ottenuto frullando due cucchiai d'olio con la maggiorana fresca.


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venerdì 23 aprile 2010

I prodotti della fuffa #1: la pasta fillo

Ci sono prodotti che in cucina non sono così essenziali, se ne può fare tranquillamente a meno e condurre un'esistenza culinaria ugualmente piacevole e appagante. Quando ci sono però, permettono di aggiungere un po' di creatività a piattini semplici e soprattutto a fare scena. Se poi a questo si sommano una facile reperibilità, un costo contenuto e poca fatica per chi cucina, i requisiti della fuffa ci sono tutti.
Oggi passiamo in rassegna il primo prodotto di questo tipo, comprato in un momento di entusiasmo per le paste/sfoglie pronte (sfoglia, brisè, frolla, pizza, focaccia...) e che ora casualmente mi fissa dal frigo in attesa di destinazione.

La pasta fillo è una sfoglia molto sottile, versatile e decisamente scenografica.
Si cuoce in forno ma si può anche friggere.
Sopporta ripieni salati o dolci perché è neutra come la Svizzera.
Si può cuocere da sola e diventa contenitore per cremine, mousse e salsine.
Si può chiudere a cannolo, a strudel, a cestino, a busta, a crostata, a pacchetto...
Non ama la solitudine e si usa due tre fogli alla volta sovrapposti.
Ama la cucina etnica (in declinazione fuffosa as usual) e diventa base per involtini primavera, simil empanadas o dolci goduriosi come il baklava.

Prossimamente su questi schermi vedrete come è andata a finire. Nel frattempo, qualche consiglio?



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venerdì 16 aprile 2010

Scade oggi #6 : la ricotta e il limone

Nel nostro frigo i latticini non mancano mai, ma spesso si nascondono in un angolo e se ne stanno buoni buoni fino a che non sono prossimi alla fine.
La Giù, da buona single, è grandissima fan delle ricottine monoporzione.
Un altro ospite fisso del frigo è il solitario limone, che non si sa perchè non manca mai (grazie ai vicini di casa al mare), ma spesso rimane solo soletto a salutarti dai ripiani deserti. Niente di meglio che unire tutte queste solitudini in un dolcetto al cucchiaio leggero leggero...

Spuma al limone

Ingredienti per 2 persone o una golosa ed egoista


100 g di ricotta
1 dl di panna montata
Due cucchiai di zucchero
Un cucchiaio di zucchero a velo
1 limone

Fragole, lamponi, ribes... qualcosa di rosso per decorare insomma...

In una ciotola montare con lo sbattitore (o per i patiti del vintage come me, il frullino a mano) lo zucchero con la ricotta, aggiungere il succo di mezzo limone e la scorza grattugiata. In un'altra ciotola montare (vedi sopra) la panna con lo zucchero a velo. Unire i due composti mischiando bene dal basso verso l'alto ché se no si smonta tutto. Versare in una coppetta e lasciar freddare in frigo per un paio d'ore (così vi monta l'acquolina). Decorare con la frutta fresca e due foglie di menta se proprio si vuole strafare.


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mercoledì 14 aprile 2010

La salade en rose

Arriviamo al consueto appuntamento di mezza settimana proponendo qualcosa di semplice, fresco, veloce e, last but not least ,abbastanza leggero per non farvi preoccupare della prova costume. Una ricetta un po' frivola e sicuramente femminile.

Insalata di salmone al vapore e pompelmo rosa

Ingredienti per 4 persone

3 tranci di salmone
Insalata mista
Due pompelmi rosa
Sedano
Prezzemolo
Scorza e succo di mezzo limone
Mezzo bicchiere di vino bianco
Olio extravergine d'oliva
Sale e pepe q.b.
Semi di sesamo

Cuocere al vapore i tranci di salmone salati e pepati su una pentola in cui bolle acqua con la scorza di limone, il prezzemolo e il vino bianco.
Togliere la pelle, eventuali lische e l'osso centrale, e tagliarlo a pezzetti.
Pulire il sedano eliminando i filamenti e tagliarlo a fettine sottili. Pelare a vivo gli spicchi dei pompelmi.
In una ciotola mettere l'insalata, il sedano, il pompelmo e il salmone a pezzetti e condire con un'emulsione di olio, sale e il succo di limone.
Per dare un po' di croccantezza aggiungere semi di sesamo tostati in padella.


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lunedì 12 aprile 2010

La fuffa dei lettori #3: Guacamole partenopeo

Oggi le ricette della fuffa ospitano una ricetta che più fuffosa non si può...

Metti che una sera venga organizzata una “cena della fuffa” a casa di un’amica e aprendo casualmente il frigo ti imbatti in un avocado tagliato a metà, che solitario e orgoglioso si mette in mostra vicino a un cespo di insalata. Metti che scopri che l’altra metà (orrore!) è finita in un’insalata.

Non resta che una sola cosa da fare, rendere giustizia alla metà restante.
È già difficile non essere né carne né pesce, ma quando non si è né frutta né verdura è veramente un destino ingrato, per cui l’unica fine degna di un avocado è il guacamole: morbido, vellutato e irresistibile.

Non importa seguire una ricetta particolare. Come tutti i piatti della tradizione, il guacamole ha mille ricette codificate e, come per il ragù o gli agnolotti in Italia, ogni massaia messicana ha la sua ricetta segreta.
Quindi si improvvisa. E si continua a ficcare il naso nella dispensa altrui (le amiche sono note per la loro pazienza e arrendevolezza).



Ingredienti e preparazione:

Prendete una cipolla e tritatela finemente. Aggiungete qualche pomodorino. Se avete una falda di peperone avanzato, aggiungetela al composto.
Nel mio caso tre pomodori ciliegino mi sono sembrati pochi, per cui ho aggiunto qualche cucchiaiata di salsa di pomodoro, dando un tocco napoletano a questa salsa di un altro sud del mondo.
A questo punto sbucciate l’avocado e, dopo averlo tagliato a tocchetti, schiacciatelo con la forchetta. Niente mixer, per carità. L’avocado merita rispetto e deve essere affrontato con un’arma bianca.
Mescolate delicatamente tutti gli ingredienti. Aggiungete qualche goccia di limone, un po’ di tabasco o del peperoncino. Irrorate con un po’ di olio extravergine d’oliva (siamo pur sempre in Italia e poi questo è un guacamole partenopeo…).
Accompagnamento ideale: margarita ghiacciato e nachos.
Ma se è una serata fuffosa, un bel calice di prosecco e del pane tostato vanno benissimo lo stesso.

Ospite del giorno Rebecca, che di sè ci racconta:

Quello che mi ha fregato è stato il “Manuale di Nonna Papera”. Avevo 10 anni e mi sono cimentata nella crema armena (verificate, è una delle prime ricette). Disgraziatamente ho invertito le dosi di farina e fecola di patate. L’unico ad avere il coraggio di mangiare qualche cucchiaiata di quella terribile colla per tappezzeria è stato mio padre… ma il mio destino era segnato.
Sono passati quasi trent’anni, ma ancora non so resistere di fronte a un manuale di cucina e grazie a Internet ho scoperto che esiste una categoria nella quale posso riconoscermi, quella delle cook book addict (detto in inglese suona altisonante…).
La cucina è il mio ambiente ideale e concepisco un’automobile solo se ha un bagagliaio molto capiente, nel quale stipare i miei bottini vacanzieri. L’apice, per ora, l’ho raggiunto trasportando un jamon serrano, ad agosto, da Travelez (Alpujarras, vicino a Malaga) all’Isola d’Elba.
Ma il viaggio continua…


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venerdì 9 aprile 2010

Scade oggi #5: lo yogurt greco

Come per la settimana scorsa, trattasi di acquisto nato sull'onda dell'entusiasmo simil primaverile un tre settimane fa, poi inabissatosi sotto la spinta di giornate ancora simil invernali.
Prima quindi che lo yogurt ricordasse le sue origini e si mettesse a ballare il sirtaki nel frigo, ha cambiato latitudine e si è trasformato in un piatto oriental-indiano-greco-last minute. Unito al petto di pollo che presidia il freezer con costanza e salva moltissime cene. Coefficiente fuffa: molto alto.

Pollo marinato allo yogurt e spezie



Ingredienti per 4 persone:

4 fette di petto di pollo
Un vasetto di yogurt greco
Un cucchiaino di zenzero in polvere
Un cucchiaino di cumino
Scorza di limone
Uno scalogno
Sale e pepe q.b.
Olio d'oliva


Tagliate il pollo a pezzetti e mettetelo a marinare con lo yogurt e le spezie, la scorza di limone (siete ormai dipendenti dal vostro rigalimoni), sale e una macinata di pepe. Più tempo passa meglio è, meglio lasciar marinare le idee (e qui chi becca la citazione cinematografica vince un premio).

In una padella scaldare l'olio e rosolare a fuoco basso lo scalogno, aggiungere il pollo scolato dalla marinatura. Far rosololare velocente, poi aggiungere la marinatura e portare a cottura (bastano 15 minuti).

Per rimanere incampo orientaleggiante servire con 300 gr di riso basmati. Se proprio c'è tempo con riso Venere nero (cottura 45 minuti, ma ne vale la pena).


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martedì 6 aprile 2010

99 colombe - la ricetta della fuffa



La storia la sapete già, se no cercatela nei post passati o su 99colombe.


Millefoglie di colomba alla crema di mandorle

Ingredienti per 4 persone:

60 gr di zucchero
Un cucchiaio di Maizena
150 ml di latte di riso alla mandorla (si trova nei negozi bio)
3 tuorli d'uovo
100 gr di granella di mandorle
Una colomba

Tagliare la colomba a fette spesse un paio di centimetri dalle quali ricavare con un coppapasta 8 dischi.

Tostare 5 minuti sotto il grill del forno le fette di colomba.

Mescolare i tuorli allo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa, aggiungere la maizena e il latte tiepido poco alla volta.
Cuocere la crema a bagnomaria finchè rassoda.

Mettere un disco di colomba, coprire di crema, mettere un altro disco, ricoprire di crema e completare con la granella di mandorle.

A piacere decorare con qualche filo di caramello (sempre per stare leggeri...)


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