mercoledì 8 febbraio 2012

Antigelo P&P: Polenta e puntine

Iniziamo subito con un po' di frasi fatte: l'Italia nella morsa del gelo, il grande freddo, temperature siberiane, emergenza neve, ecc. ecc...
Se è anche vero quello che mi è capitato di leggere su fb e cioè che qui dalle nostre parti "la neve di Roma la spaliamo in infradito", nondimeno nei giorni scorsi si son battute le brocchette.
E se attraversando la campagna in direzione di Torino nel paesaggio di neve di nebbia e di alberi ricoperti di galaverna ti pare di vedere passare il dottor Zivago diretto a Varykino, ecco, forse è lecito lasciarsi andare a qualche piatto ad alta temperatura e altrettanto alto contenuto calorico.

Polenta e puntine

Ingredienti per 4 persone

1 kg di costine di maiale
500 gr di pomodori pelati
1 costa di sedano
1 carota
1 cipolla
2 spicchi d'aglio
1 foglia d'alloro
1 bicchiere di vino bianco
olio evo
burro
sale e pepe q.b.

Per la polenta:
1/2 kg di farina di mais bramata
2 cucchiai di olio evo
1 cucchiaio di sale grosso
1,5 l di acqua
2 bicchieri di latte

Preparare il trito con carota sedano e cipolla e metterlo a rosolare in una padella con gli spicchi d'aglio, l'olio e il burro.
Aggiungere le costine e farle rosolare da entrambi i lati, sfumare con il vino bianco, aggiungere i pelati, l'alloro e regolare di sale e pepe.
Fare cuocere a fuoco non troppo alto per almeno un'ora e mezza, fino a quando la carne si stacca dalle ossa. Se tende ad asciugarsi troppo, aggiungere un po' di brodo

Mentre la carne cuoce, preparate la polenta portando a bollore l'acqua con il latte, il sale e l'olio, versando la farina e pioggia e mescolando con la frusta per non fare grumi. Quando si addensa continuate a mescolare energicamente con un cucchiaio di legno per almeno un'ora.

Servire la polenta con le costine e non risparmiare con il sugo.

giovedì 2 febbraio 2012

Paccheri del "mezzo"


Come alcuni di voi sanno, metà delle redazione della fuffa vive in una casa in cima a una collina, con prato, bosco e mucche a far da confinanti. “Molto bucolico”, direte. Certo. Almeno finché non nevica per 5 giorni di fila e lo spazzaneve si dimentica di passare.
In tal caso, la faccenda si fa più complicata. Anche a livello alimentare. Perché se avete appena comprato la macchina e non l’avete ancora dotata di gomme da neve, l’idea di scendere in paese per la spesa, rischiando di schiantarvi alla prima curva, non vi sorride affatto. E quella di calarvi a piedi e tornare trascinando le borse su per la salita, ancora meno. Così, siete costretti a passare al piano B: far fuori qualsiasi genere alimentare si annidi in frigo e nella dispensa, anche quelli che - ammettiamolo - sono stati un acquisto errato, per genere e quantità. Comunque, prima di passare a nutrirsi di Insalatissime tonno e farro, scadute da... un po’, qualcosa di non tossico si può produrre. Una scatola di pasta e qualche condimento lasciato a mezzo possono aiutare.



Ingredienti per 2 persone

180 gr. di paccheri (dosi abbondanti, tanto non c’è altro da mangiare!)
Mezza confezione di ricotta - circa 125 gr.
Mezzo barattolo di sugo di pomodoro pronto
Olive nere - quante ce n’è
Olio
Parmigiano o pecorino o altro formaggio stagionato


Cuocere al dente i paccheri in abbondante acqua salata.
In una padella ampia mescolare la ricotta, il sugo di pomodoro e le olive (intere, oppure snocciolate e tagliate a pezzetti: fate voi). Quando il condimento è ben caldo, aggiungere i paccheri ben scolati e mescolare con cura: il sugo deve riempire ben bene la pasta.
Aggiungere a piacere un filo d’olio e una spolverata di formaggio.
Gustare osservando placidi la nevicata, tanto ormai il “problema cibo” è risolto! :)