sabato 29 gennaio 2011

Strudel di verdure

Liberamente ispirato da quello gustato al Rifugio Bagnour in Valle Varaita, delizioso già di suo, ma reso ancora migliore dalla fatica per l'ascesa, dal sole e dalla neve intorno. Permette inoltre di mettere a buon frutto i prodotti della campagna "Griglia e surgela" di questa estate.

Ingredienti:

Per la pasta
200 g di farina
un pizzico di sale
50 ml di vino bianco
2 cucchiai di olio d'oliva
Acqua q.b.
1 uovo

Per il ripieno
2 peperoni rossi grigliati
1 melanzana grigliata
2 zucchine grigliate
Olio extravergine d'oliva
Sale e pepe q.b.

Preparate la pasta per lo strudel mischiando la farina al vino e all'olio con un pizzico di sale. Aggiungere acqua se serve, fino a ottenere una pasta elastica.
Formare una palla e mettere a riposare in frigo.

Tagliare le verdure grigliate a striscioline e condirle con olio e sale.

Stendere la pasta per lo strudel in un rettangolo spesso un paio di millimetri. Mettere le verdure nel mezzo e chiudere lo strudel. Spennellarlo con l'uovo sbattuto. Mettere in forno caldo a 180° per circa mezz'ora, fino a risultare croccante.

venerdì 14 gennaio 2011

Speciale Scade oggi: l'Armageddon

Dopo le idee per una ripresa light, niente di meglio per inaugurare l'anno che una delle rubriche di maggior successo, la sempre amata Scade oggi ma in versione 2012 - ok, con un anno di anticipo.
Perchè accade che la Giù, in visita a casa dei suoi per le feste abbia dovuto affrontare uno dei cataclismi della casalinga e congelatrice previdente moderna: la rottura del frigorifero.
Poi non il suo, quello tranquillo da single nel qual al massimo si immola il sacro limone zitello e custode, quello della mamma, nota cuoca e congelatrice seriale.
Per fortuna di freezer è partito quello piccolo e non quello da milioni di litri giù in garage, altrimenti si organizzava un cenone in piazza.

Comunque, tornati dopo un'assenza di un giorno e mezzo, si scopre il frigo che frega e non friga e un tot di cibo che mostrava chiari segni di scongelamento e quindi di necessario consumo.
Nei prossimi appuntamenti di Scade oggi avrete la possibilità di leggere quanto preparato, ma cominciamo con:

Crema di verdure al pesto

Ingredienti
1 sacchetto* di fagioli borlotti
1 sacchetto* di zucca a pezzi
1 sacchetto* di fagiolini
1 sacchetto* di piselli
1 sacchetto* di spinaci
4 cubetti di soffritto (cipolla, carota e sedano)
2 cubetti di pesto
*inteso come quelli da freezer standard

in aggiunta - 2 patate e 1 porro

Ricetta d'emergenza dettata dalla necessità di far andare tutto nel minor tempo possibile: mettere tutto in pentola a pressione con un po' di sale e un filo d'olio.
Cuocere una mezz'oretta da quando fischia e poi passare il tutto, aggiungere il pesto.
Servire con un po' d'olio a crudo e crostini di pane.
Andare a comprare un nuovo frigorifero.

mercoledì 12 gennaio 2011

Il piatto del giorno dopo

Abbuffate natalizie, bagordi di fine anno, avanzi che intasano il frigo per giorni e giorni... Le feste, si sa, mettono a dura prova la resistenza dello stomaco (nonché le dimensioni del girovita). Se poi ci si mette qualche malanno di stagione a infierire sul fisico, urge ricorrere al piatto post-baldoria: quello che ammansisce, placa, neutralizza il pesantore e i sensi di colpa.
E che possibilmente non implichi l'immane sforzo di uscire a far la spesa.
In cima alle nostre preferenze sta, naturalmente, il brodino: tra Natale e Capodanno un buon brodo di carne - nato dal cappone o dai bolliti misti - non manca mai, che sia destinato alla cottura di un risotto o più diretto protagonista in compagnia di cappelletti, tagliolini et similia. Una volta terminato il suo compito, può presentarsi senza comprimari, con l’unico e solo obiettivo di scaldare la pancia e consolare lo stomaco.
C’è poi l’amica insalata, quella cui si giura eterna fedeltà il giorno - più o meno compreso fra Capodanno e l’Epifania - in cui si sale sulla bilancia e si scopre inorriditi l’eredità lasciata dalle feste... Senza esagerare, ché poi ci intristiamo, effettivamente post-festività salutiamo la fresca, innocua insalatina come una manna dal cielo: il cespo di insalata belga sopravvissuto all’affogamento in formaggi, creme e salsine, acquista un fascino inspiegabile, con quel suo colore rilassante e quel gusto solo leggermente amaro, che sembra fatto apposta per espiare i nostri peccatucci di gola, ma senza soffrire troppo.
Vogliamo poi dimenticare i mandarini? Comprati a chili per Natae, in realtà ci vengono in soccorso dopo. Succosi e profumati, sono un ottimo rifugio quando non si capisce bene se si ha fame, se invece è sete, oppure solo un vago desiderio di sgranocchiare qualcosa (ma basta frutta secca, per carità!)...
E per voi, cari amici della fuffa, qual è il cibo-salvezza cui affidate il rientro alla normalità?
State sul leggero come noi o al contrario siete immuni alla crisi post-feste e continuate a macinare lasagne e arrosti come niente fosse?
Svelateci i vostri segreti - ché la redazione, in realtà, cerca spunti per smaltire... ;)