mercoledì 17 ottobre 2012

Last good days of the year

L'autunno è arrivato, ma non riuscite ad arrendervi al cambio di stagione e siete ancora di quelli che girano spavaldi in maniche corte e infradito sfidando i geloni e i primi fiocchi di neve?
Non vi siete ancora rassegnati a dire addio all'aperitivo nel dehors del vostro bar preferito anche se la pasta si trasforma in un cubetto di ghiaccio non appena varcata la soglia del locale?
Bene, questa è la ricetta per voi, che sfrutta le ultime resistenti melanzane prodotte dall'orto della nonna, che adeguandosi all'incipiente cambiamento climatico a breve produrrà pomodori a dicembre.

Melanzane in agrodolce con quinoa*

*niente da fare, siamo entrate nel trip della quinoa con un po' di ritardo e dopo una visita al Negozio leggero . Se non l'avete ancora provata ve la consigliamo: è buonissima, viene dal Perù, sazia ed è piena di proteine, non è un cereale, ma appartiene alla stessa famiglia degli spianci e de delle barbabietole (roba sana insomma). E' facile cuocerla (basta seguire le indicazioni sulla confezione dicono - certo, ma se la compri sfusa e quindi senza confezione? Mettila in pentola dopo averla lavata un bel po' sotto l'acqua fredda con un po' più del suo volume di acqua salata - lascia cuocere per circa 10 minuti. Assorbirà l'acqua e rimarrà bella sgranata come un cous cous)
Ma torniamo a

Ingredienti per 2 persone

1 melanzana media
2 cucchiai di uvetta sultanina
2 cucchiai di pinoli
1 cipolla rossa di Tropea piccola
1 cucchiaio di aceto balsamico
Olio extravergine di oliva
Zucchero, sale e pepe q.b.

Pelare la melanzana e tagliarla a fette spesse mezzo cm, cospargerle di sale grosso e aspettare che spurghino l'acqua. Asciugarle e tagliarle a cubetti. Mettere l'uvetta a mollo in mezzo bicchiere d'acqua.
Affettare sottilmente la cipolla e rosolarla in padella con un po' d'olio, aggiungere le melanzane, salare e pepare, e far cuocere finché risultano tenere. Aggiungere l'uvetta e i pinoli tostati, un cucchiaio di zucchero e l'aceto balsamico per farle caramellare.

Servirle subito con la quinoa, ma sono anche ottime il giorno dopo, e pure fredde.