domenica 6 novembre 2011

Crostata goduriosa antipioggia

Piove, e tanto. Ma tanto, eh. Con tutti che consigliano di stare tappati in casa, neanche fossimo lì a smaniare per andare a fare scampagnate nelle paludi.

Niente di meglio, dunque, che accendere il forno per combattere l'umidità e per confortare lo stomaco.

Via che si va allora con gli ingredienti per una crostata con pere, cioccolato e crema di marroni.

Ingredienti:

Per la pasta:
300 gr di farina 00
150 gr di zucchero
150 gr di burro
1 uovo
1 bustina di lievito

Per il ripieno:
4 pere Madernassa
150 gr di cioccolato fondente
2 cucchiai di rum
4 cucchiai di crema di marroni






Per la pasta frolla mischiare il burro e lo zucchere aggiungere l'uovo e la farina setacciata con lo lievito. Fare una palla e lasciare riposare in frigo per mezz'ora.

Per il ripieno pelare le pere e tagliarle a fette sottili, bagnarle con il rum. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria.

Stendere 2 terzi della pasta e rivestire la tortiera. Spalmare sul fondo la crema di marroni, disporre le fettine di pera e ricoprire tutto con il cioccolato fuso. Stendere il resto della pasta e coprire il ripieno, chiudere bene ai bordi aiutandosi con i rebbi di una forchetta.

Infornare a 180° per circa 40 minuti. Coprire con un foglio di alluminio se si dovesse scurire troppo.

lunedì 24 ottobre 2011

Scaloppine autunnali in arancione

Autunno, andiamo. E' tempo di cucinare.

So che avevamo promesso di tornare in forma smagliante dalle ferie con un sacco di idee. E l'abbiamo fatto. Solo che con noi sono tornati pure un paio di progetti lavorativi che per un po' non ci hanno permesso di dedicarci ai nostri amati fornelli. Così tra grigie aule parlamentari o pinete innevate, i nostri buoni propositi sono andati a farsi marinare.

Ma lo scorso weekend, complici anche quelle millemila fiere in giro per il Piemonte (tartufi, castagne, zucche, porri, ecc. ecc.) che ci fanno pensare solo al cibo, abbiamo riavvicinato timorose pentole e tegami per ricercare un minimo di ispirazione. Così ecco a voi il primo dei tre esperimenti culinari condotti fin qui (robina semplice, per riprendere a mano), semplici scaloppine ai funghi con un purè di carote.

Scaloppine autunnali in arancione

Ingredienti per 4 persone:

8 scaloppine di vitellone
300 gr di funghi (se son porcini ben vengano, altrimenti quello che trovate)
8 carote medie
1 spicchio d'aglio
1 scalogno
Vino Bianco
Farina
Prezzemolo
Olio extravergine d'oliva
Burro
Latte
Parmigiano grattugiato
Sale e pepe q.b.


Infarinare le scaloppine. In una padella sciogliere una noce di burro e rosolare velocemente le scaloppine su entrambi i lati. Salare e pepare, poi tenerle da parte in caldo.
Nella stessa padella (ché qui mica si ha la lavastoviglie, signore mie) sciogliere una noce di burro e aggiungere un cucchiaio d'olio evo. Fate soffriggere uno spicchio d'aglio pelato. Aggiungerei funghi, rosolare, sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco e cospargere con prezzemolo tritato. Rimettere le scaloppine in padella e terminare la cottura.

Per il purè di carote:
Pulire le carote e farle bollire in acqua salata. In un tegame profondo rosolare lo scalogno tritato in olio evo e poi aggiungere le carote bollite in pezzi per insaporirle, aggiustando di sale se serve. Passare il tutto con il frullatore a immersione, aggiungere mezzo bicchiere di latte e 4 cucchiai di parmigiano per rendere più cremoso il tutto.

giovedì 11 agosto 2011

Scade oggi #13 - La pasta per pizza

Ok, smetto di ripetere che siamo vive ma oberate di casini per annunciare un ritorno si spera in forma smagliante dopo il vero Capodanno che è a settembre, ammettiamolo.

L'estate pare essersi stabilizzata in giornate di sole e temperature piacevoli, quindi anche l'idea di accendere il forno per cuocerci qualcosa non ti getta immediatamente nello sconforto. Motivo per cui ti ritrovi la sempreverde (non ancora verde del tutto) mozzarella lì lì per trapassare e una base per pizza che sta per accompagnarla nell'oblio. Quindi apri il frigo e vedi che ne puoi cavare. In questo caso:

Calzoncini estivi

Ingredienti per una decina di calzoncini
1 base x pizza rettangolare
1 mozzarella
1 zucchina
1 peperone
1 spicchio d'aglio
1 pezzo di salsiccia
1 ricottina da 100 gr
Olio sale e pepe q.b.
1 cucchiaio di Parmigiano grattugiato
Qualche foglia di basilico

Stendere la pasta e tagliare con il coppapasta rotondo una decina di tondi di pasta. In una padella saltare la zucchina tagliata a rondelle con lo spicchio d'aglio e l'olio. Salare.
In un'altra padella saltare in un filo d'olio il peperone a pezzetti piccoli con la salsiccia.
Aggiungere il parmigiano alla ricottina, salare e pepare e mischiarla agli zucchini e al basilico tritato. Tagliare la mozzarella a dadini piccoli.

Per i calzoncini al peperone: mettere un cucchiaio di peperoni e salsiccia sul disco di pasta, aggiungere alcuni dadini di mozzarella e chiudere a raviolo. Schiacciare i bordi con la forchetta per sigillare.
Per i calzoncini alle zucchine: mettere il composto di ricotta e zucchine sul disco, aggiungere mozzarella, il resto lo sapete.

Spennellarli con un po' d'olio e informare su carta forno a 180° per 15 minuti. Mangiare roventi ascoltando questa (mi si perdoni il gioco di parole sui calzoncini):

giovedì 7 luglio 2011

Tropical salad con gamberi e avocado

Ri check-check, prova-prova.
Rieccole, sempre in forma leggermente condensata, ma ne usciremo!

L'insalata di oggi manda a stendere i nostri principi sul cucinare a chilometro zero, ma una volta ogni tanto...
Per colpa di un avocado che è spuntato a tradimento accanto alle brigne sul bancone del supermercato, poi per un giretto al reparto pesce il risultato è stata una cosa così veloce, buona e fresca che ci siamo lasciate tentare.

Ingredienti per 2 persone
mezzo avocado
200 gr di code di gamberi
mezzo limone
sale e pepe q.b.
olio evo
un ciuffetto di prezzemolo
qualche foglia di lattuga iceberg


Scavate il mezzo avocado (con l'altra metà ci fate il guacamole partenopeo di Rebecca)
Mettetetelo in una ciotola col succo di mezzo limone. Bollite i gamberi in acqua salata e sgusciateli. Aggiungeteli all'avocado.
Tritate il prezzemolo e con il rigalimoni aggiungete un po' scorza di limone. Salate e pepate. Aggiungete a piacere qualche foglia di lattuga a pezzi. Condire con un filo d'olio.

Variante dolce:
in vena di creatività spinta ci ho pure aggiunto qualche fettina di pescanoce tagliata fine fine (da provare!)

lunedì 30 maggio 2011

Penne del contadino

Prova, prova, check, check.... Si sente?

Ok, si sente.
Rieccoci, ci siamo, siamo vive e non esplose in qualche orgia calorica sul far dell'estate. Tuttavia le vostre fuffologhe sono vagamente travolte dal lavoro e quindi, mentre una, la Manu è a far incetta di spezie e suggestioni in India - beata lei - e l'altra, la Giù, al momento dedica alla cucina il tempo di condire un'insalata e via, ci affidiamo alla nostra fedele lettrice Cristina (già autrice delle pluripremiate - dal nostro stomaco - Penne del pirata) che ci gira una ricettina per una pasta veloce ed estiva, nonché celiaco friendly.


Ingredienti per 2 persone:
- 160 gr di pasta corta (penne di mais senza glutine)
- una zucchina piccola
- una melanzana piccola
- 1 mozzarella
- 1 pomodoro
- ricotta salata stagionata
- basilico.
- sale q.b.
- olio extravergine d'oliva

Lavare melanzana, zucchino, pomodoro e basilico. Affettare a lamelle sottili melanzana e zucchina e grigliare. In scodelle diverse raccogliere pomodoro e mozzarella tagliate a pezzetti e far scolare entrambi dell'acqua. Tagliare a ulteriori tocchetti melanzane e zucchine (che siano della grandezza d'un pollice, in pratica).
Intanto cuocere la pasta in acqua salata, scolarla al dente e raffreddarla velocemente nel colapasta sotto l'acqua fredda.
Nel piatto alternare pasta, zucchine, melanzane, mozzarella, pomodoro e basilico (anche questo ridotto grossolanamente a pezzetti). Aggiungere un filo d'olio d'oliva. Spolverare di ricotta salata a lamelle.
Informare un minuto nel microonde alla massima potenza.

Piatto estivo scoperto in palestra, sano, digeribile, dietetico e gustosissimo - perfetto per l'estate.

mercoledì 30 marzo 2011

Linzertorte di qua dal confine

Per qualche curiosa combinazione astrale, nell’ultimo anno le vostre affezionatissime si sono trovate più volte ad essere ospiti - per lavoro, studio o spasso personale - delle terre trentine e altoatesine. E che si trattasse della cantina sociale di Tramin - la casa del Gewurztraminer - o della malga Millegrobbe nell’altopiano di Lavarone, il risultato è sempre stato lo stesso: siamo state travolte da un tripudio di sapori decisi e coinvolgenti, di profumi vinosi, di aromi montani.
Inutile dire che, tornate a casa ogni volta con una nutrita sporta della spesa (citiamo a titolo di esempio: Vezzena vecchio e mezzano del caseificio di Lavarone, speck di Bolzano, bottiglie miste Franz Haas, marmellate ai sapori di bosco) e con una quantità di suggestioni gastronomiche, ci sia poi venuta voglia di riprodurre nella nostra cucina qualcuna di quelle “coccole alimentari” che ci hanno deliziate.

Venendo al sodo: tanto per partire in dolcezza - e accendere il forno, ché in questi giorni uggiosi non ci dispiace - la Manu ha pensato di dare il via alle danze con una torta che, come suggerisce il nome, in realtà affonda le sue radici in Austria, ma è anche il cavallo di battaglia di un posticino delizioso fra Tesero e Lavazzè, in Val di Fiemme.
Come per tutti piatti della tradizione, le varianti sono infinite: ecco quella sperimentata, con una parte di farina integrale, che dà alla pasta un bel colore (e fa anche bene).
Oltre a candidarsi a entrare nel novero dei vostri dolci preferiti, vi lascerà in casa un profumo caldo e speziato, che vi ripagherà per giorni della fatica di prepararla.



Ingredienti per 6 persone

125 g di farina bianca
125 g di farina integrale
150 g di burro
150 g di zucchero
50 g di nocciole tritate
50 g di mandorle tritate
1 uovo
15 g di lievito
Cannella
Chiodo di garofano in polvere (oppure 6-8 chiodi di garofano da pestare nel mortaio)
Scorza di limone
Vanillina
300 g di marmellata di ribes o lamponi


Tagliare a pezzettini il burro a temperatura ambiente e lavorarlo a crema con lo zucchero. Setacciare la farina con il lievito, quindi unirla al burro e mescolare bene. Aggiungere l’uovo, le nocciole, le mandorle, un pizzico di vanillina, la scorza di un limone grattugiata finemente, due cucchiaini di cannella, due-tre prese abbondanti di chiodo di garofano.
A questo punto l’impasto sarà parecchio sodo e richiederà un certo sforzo per essere lavorato: non preoccupatevi, è normale e farà bene ai vostri muscoletti (oppure vi fornirà la scusa per andare a bussare al prestante vicino di casa per chiedergli una mano).
Far riposare l’impasto per un’ora in frigorifero.

Dividere l’impasto in due parti (due terzi - un terzo) e tirare la parte più grande in una sfoglia abbastanza spessa. Se l’impasto dovesse essere un po’ troppo morbido o se la pasta tendesse a rompersi per la presenza dei pezzettini di mandorle e nocciole, potete anche passare al “metodo grezzo”: prendete il panetto di pasta, sistematelo dentro la tortiera e poi tiratelo rapidamente con le mani, fino a ricoprire il fondo.
Sistemata la pasta sul fondo della teglia, spalmare sulla superficie la marmellata prescelta.
Con la pasta restante, preparare il bordo e la classica grata della crostata.

Infornare a 200° per 35 minuti.
Se riuscite a resistere alla tentazione, la Linzertorte dà il meglio di sè dopo un paio di giorni (ma è irresistibile anche tiepida...)

sabato 26 marzo 2011

Dalla Cina con furore

Sapete che ci piace pasticciare con la fuffa simil-etnica per realizzare cene lampo che fanno tanto chic. Ecco quindi una cosina veloce che dalle parti della Giù ultimamente va per la maggiore.

Spaghetti di riso alle verdure


Ingredienti per 2 persone

100 g di spaghetti di riso cinesi
1 carota
2-3 fogli di verza
1 cipollotto
Zenzero
1 fetta di petto di pollo
Salsa di soia
Olio di semi d'arachide
Sale

Tagliare la carota e la verza a julienne, tagliare il cipollotto a rondelle sottili e il pollo a striscioline. Se c'è, tritare una fettina di zenzero fresco.
Scaldate due cucchiai d'olio in un wok e aggiungere il pollo, rosolare e aggiungere le verdure e lo zenzero. Salare e coprire.
Nel frattempo portare a ebollizione un pentolino di acqua salata, buttare gli spaghetti di riso, coprire e spegnere il fuoco. Scolare dopo 3-4 minuti.

Saltare gli spaghetti con il pollo e le verdure con 2 cucchiai di salsa di soia dolce.

Proprio per strafare e se c'è in casa aggiungere un po' di coriandolo tritato.

giovedì 17 marzo 2011

Auguri Italia!

Anche noi delle ricette della fuffa celebriamo l'Unità d'Italia a tavola e pensiamo che in 150 anni il nostro palato non abbia potuto che godere nel connubio tra Nord Sud Est e Ovest...

E pensiamo a tutti i piatti provenienti dalle varie regioni italiane che col tempo abbiamo imparato ad amare e preparare.
Alcuni fanno parte della tradizione familiare altri magari li abbiamo scoperti in vacanza...

Dalle olive all'ascolana, alla pappa al pomodoro, dalle sarde a beccafico al vitello tonnato, dai canederli al coniglio all'ischitana...
Quali sono i vostri piatti preferiti di un menù tutto italiano??

E buona festa, ne'.

martedì 8 marzo 2011

Auguri donne!

Care fuffologhe, questo post è per voi!

Vi auguriamo che la vostra festa sia tutto l'anno, che siate le regine della cucina dotate di estro, fantasia e pochi mezzi, che vi cimentiate senza paura in ricette originali e mai preparate prima da mano umana e che il risultato sia eccezionale, in ultimo, che siate dotate di un "uomo che cucina" che ogni tanto vi sollevi dalle fatiche dei fornelli ( e nel caso segnalategli il vostro blog preferito: quale? questo, ovvio).

Visto che di torte mimosa sono pieni i blog e che essendo festa oggi si riposa e non si monta la panna, noi proponiamo un'alternativa. In alto i calici!

Cocktail Mimosa



1/3 succo d'arancia
2/3 Prosecco


Versare il succo d'arancia filtrato, aggiungere il vino, mescolare velocemente. Servire freddo. Ripetere a piacere.

Se ripetuta a sufficienza, l'operazione vi permetterà di saltare in piedi, afferrare la spatola per dolci a mo' di microfono e intonare con noi:


mercoledì 2 marzo 2011

Gamberi in ammollo

Ora, non so voi, ma la metà della redazione della fuffa che vive fra le mucche e i monti si sente climaticamente un tantino confusa.
Un giorno apri la finestra e senti il picchio che, chiaramente, picchia, altri pennuti che cinguettano, tutto un frullar d’ali, un verdeggiare, uno splender di sole praticamente primaverile. Poi acqua a catinelle e neve (e questo è più normale, in effetti). Poi di nuovo pallidi soli e temperature da archivio del cappotto.

Visto che, come abbiam più volte confessato, il tempo che fa influenza non poco i nostri desideri alimentari e la nostra spesa, è (quasi) normale che vengan fuori ricette schizofreniche... Se una sera hai voglia di un bel minestrone per scaldarti e il giorno dopo, invece, c’è un sole che ti fa pensare al mare, alle noci di cocco e alle grigliate di pesce... beh, finirai per annegare i gamberi nella zuppa di ceci!


Ingredienti per 2 persone

1 scatola di ceci (o l’equivalente di ceci secchi e ammollati)
16 code di gambero
1 cucchiaio di salsa di pomodoro
Carota, sedano, cipolla
Brodo
Rametto di rosmarino
Aglio
Pepe
Olio
4 fette di pane rustico


Lavare accuratamente i gamberi, sgusciarli e sbollentarli rapidamente (1 minuto).
Intanto preparare (o scaldare) un pentolino di brodo
Tritare finemente carota, sedano e cipolla e soffriggere, quindi aggiungere la salsa di pomodoro, poi i ceci e il rametto di rosmarino. Far insaporire per qualche minuto.
Aggiungere il brodo un mestolo alla volta e lasciar consumare, in modo che i ceci si ammorbidiscano ulteriormente. Tenere da parte un paio di mestoli di brodo.
Far saltare velocemente i gamberi in una padella con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio.
Eliminare il rametto di rosmarino e frullare i ceci, aggiungendo ancora un po’ di brodo se la crema dovesse risultare troppo densa.
Aggiungere 10 gamberi al passato di ceci e mescolare bene.
Impiattare e rifinire ciascun piatto con 3 gamberi, un filo d’olio, una macinata di pepe e due fettine di pane tostato.

lunedì 21 febbraio 2011

Scade oggi #12: la pasta sfoglia

Ecco la pasta sfoglia pronta è una bella comodità, se ne sta lì in un cantuccio in attesa di diventare in genere una torta salata al primo languorino...
Quella di oggi se n'era stata rintanata un po' troppo a lungo e la data di scadenza si avvicinava inesorabile.
Per provare qualcosa di diverso però, ci siamo cimentate in un dolce e il risultato ha meritato la pubblicazione. Bisogna dire la una congiuntura favorevole ha portato alla scoperta dell'ultimo barattolo di pesche sciroppate fatte in casa dalla mamma, quindi gli ingredienti non sono proprio di stagione, ma almeno sono facili da reperire.

Ingredienti
1 rotolo di pasta sfoglia
1 uovo + 1 tuorlo
250 ml di panna
100 gr di zucchero
Pesche sciroppate
200 gr di amaretti

Stendere la sfoglia in uno stampo da torta con cerniera. Sbriciolare gli amaretti e cospargere la sfoglia. Scolare le pesche dallo sciroppo, tagliarle in quarti e disporle sopra la granella di amaretti.
Sbattere l'uovo con l'albume, lo zucchero e la panna eversare il composto sulla torta. Ripiegare i bordi con la sfoglia e con l'avanzo fare delle strisce per coprire il ripieno. Spennellare con il tuorlo rimasto.
Infornare a 180° per circa 40 minuti.

domenica 6 febbraio 2011

Liberiamoci del maiale - Filetto parbleu

Tempo fa avevamo aderito alla bella iniziativa del blog di Norma Carpignano (che già dal nome promette bene: A la marenda sinòira). Trovate tutte le info al link o cliccando qui al banner qui a fianco.
E sì, noi eravamo tra le 70mila firme raccolte da l'Unità, e ci stiamo scaldando per la mobilitazione del 13 febbraio
Oggi arriviamo last minute con una ricetta last minute per liberarci del maiale (così magari lo spediamo nella Francia che questo chansonnier da strapazzo ama tanto e se lo sorbisce Carlà).

Ingredienti
1 filetto di maiale interno
Senape
Herbes de Provence (o altre erbe miste secche)
Olio extravergine di oliva

Disporre il filetto su un tagliere e cospargerlo con le erbe, quindi spalmarlo con la senape (è il caso di abbondare) utilizzando un coltello largo e piatto.
Ungere una teglia con un filo d'olio, adagiarvi il filetto e infornare a 180° per 15-20 minuti, servire con patate a forno.

sabato 29 gennaio 2011

Strudel di verdure

Liberamente ispirato da quello gustato al Rifugio Bagnour in Valle Varaita, delizioso già di suo, ma reso ancora migliore dalla fatica per l'ascesa, dal sole e dalla neve intorno. Permette inoltre di mettere a buon frutto i prodotti della campagna "Griglia e surgela" di questa estate.

Ingredienti:

Per la pasta
200 g di farina
un pizzico di sale
50 ml di vino bianco
2 cucchiai di olio d'oliva
Acqua q.b.
1 uovo

Per il ripieno
2 peperoni rossi grigliati
1 melanzana grigliata
2 zucchine grigliate
Olio extravergine d'oliva
Sale e pepe q.b.

Preparate la pasta per lo strudel mischiando la farina al vino e all'olio con un pizzico di sale. Aggiungere acqua se serve, fino a ottenere una pasta elastica.
Formare una palla e mettere a riposare in frigo.

Tagliare le verdure grigliate a striscioline e condirle con olio e sale.

Stendere la pasta per lo strudel in un rettangolo spesso un paio di millimetri. Mettere le verdure nel mezzo e chiudere lo strudel. Spennellarlo con l'uovo sbattuto. Mettere in forno caldo a 180° per circa mezz'ora, fino a risultare croccante.

venerdì 14 gennaio 2011

Speciale Scade oggi: l'Armageddon

Dopo le idee per una ripresa light, niente di meglio per inaugurare l'anno che una delle rubriche di maggior successo, la sempre amata Scade oggi ma in versione 2012 - ok, con un anno di anticipo.
Perchè accade che la Giù, in visita a casa dei suoi per le feste abbia dovuto affrontare uno dei cataclismi della casalinga e congelatrice previdente moderna: la rottura del frigorifero.
Poi non il suo, quello tranquillo da single nel qual al massimo si immola il sacro limone zitello e custode, quello della mamma, nota cuoca e congelatrice seriale.
Per fortuna di freezer è partito quello piccolo e non quello da milioni di litri giù in garage, altrimenti si organizzava un cenone in piazza.

Comunque, tornati dopo un'assenza di un giorno e mezzo, si scopre il frigo che frega e non friga e un tot di cibo che mostrava chiari segni di scongelamento e quindi di necessario consumo.
Nei prossimi appuntamenti di Scade oggi avrete la possibilità di leggere quanto preparato, ma cominciamo con:

Crema di verdure al pesto

Ingredienti
1 sacchetto* di fagioli borlotti
1 sacchetto* di zucca a pezzi
1 sacchetto* di fagiolini
1 sacchetto* di piselli
1 sacchetto* di spinaci
4 cubetti di soffritto (cipolla, carota e sedano)
2 cubetti di pesto
*inteso come quelli da freezer standard

in aggiunta - 2 patate e 1 porro

Ricetta d'emergenza dettata dalla necessità di far andare tutto nel minor tempo possibile: mettere tutto in pentola a pressione con un po' di sale e un filo d'olio.
Cuocere una mezz'oretta da quando fischia e poi passare il tutto, aggiungere il pesto.
Servire con un po' d'olio a crudo e crostini di pane.
Andare a comprare un nuovo frigorifero.

mercoledì 12 gennaio 2011

Il piatto del giorno dopo

Abbuffate natalizie, bagordi di fine anno, avanzi che intasano il frigo per giorni e giorni... Le feste, si sa, mettono a dura prova la resistenza dello stomaco (nonché le dimensioni del girovita). Se poi ci si mette qualche malanno di stagione a infierire sul fisico, urge ricorrere al piatto post-baldoria: quello che ammansisce, placa, neutralizza il pesantore e i sensi di colpa.
E che possibilmente non implichi l'immane sforzo di uscire a far la spesa.
In cima alle nostre preferenze sta, naturalmente, il brodino: tra Natale e Capodanno un buon brodo di carne - nato dal cappone o dai bolliti misti - non manca mai, che sia destinato alla cottura di un risotto o più diretto protagonista in compagnia di cappelletti, tagliolini et similia. Una volta terminato il suo compito, può presentarsi senza comprimari, con l’unico e solo obiettivo di scaldare la pancia e consolare lo stomaco.
C’è poi l’amica insalata, quella cui si giura eterna fedeltà il giorno - più o meno compreso fra Capodanno e l’Epifania - in cui si sale sulla bilancia e si scopre inorriditi l’eredità lasciata dalle feste... Senza esagerare, ché poi ci intristiamo, effettivamente post-festività salutiamo la fresca, innocua insalatina come una manna dal cielo: il cespo di insalata belga sopravvissuto all’affogamento in formaggi, creme e salsine, acquista un fascino inspiegabile, con quel suo colore rilassante e quel gusto solo leggermente amaro, che sembra fatto apposta per espiare i nostri peccatucci di gola, ma senza soffrire troppo.
Vogliamo poi dimenticare i mandarini? Comprati a chili per Natae, in realtà ci vengono in soccorso dopo. Succosi e profumati, sono un ottimo rifugio quando non si capisce bene se si ha fame, se invece è sete, oppure solo un vago desiderio di sgranocchiare qualcosa (ma basta frutta secca, per carità!)...
E per voi, cari amici della fuffa, qual è il cibo-salvezza cui affidate il rientro alla normalità?
State sul leggero come noi o al contrario siete immuni alla crisi post-feste e continuate a macinare lasagne e arrosti come niente fosse?
Svelateci i vostri segreti - ché la redazione, in realtà, cerca spunti per smaltire... ;)