giovedì 8 marzo 2012

Pollo alla Lobelto


- Ascolta bene, Roby: TRRRRRRATTORE. Adesso ripeti, dai.
- TLLLLLLLLATTOLE
- Mmmm... no-oh! Con la ERRE, la ERRE!
- ELLLLLLLLE!
- Vabbè, proviamo questo: come ti chiami tu?
- LOBELTO!


Questi, pressapoco, erano i dialoghi che si svolgevano circa una ventina di anni fa tra La Manu e il suo adorato fratellino che, ormai prossimo alla scuola, aveva ancora qualche problemino con la pronuncia della malefica “erre”. Questa peculiarità e una calotta di capelli a spaghetto davano al pupo un’aria vagamente... orientale (vedi foto).
Oggi ovviamente il giovanotto sa dire senza problemi anche “il ramarro nel prato irrorato” e un buon parrucchiere ha (più o meno) sistemato i capelli, ma se uno si mette a cucinare il pollo nel wok - cinese - ricevuto a Natale dal fratellino - ex cinese - è quasi inevitabile che parta un cortocircuito di buffi collegamenti mentali...
Perciò, caro Roby, rassegnati: questo è il tuo pollo, anche se adesso sai dire la “erre”!



Ingredienti

1 petto di pollo
1 carota grande
Foglie di verza a piacere
Un pugno di arachidi e anacardi
1 cucchiaino di miele
Olio
Sale
Brodo (facoltativo)

Tagliare il petto di pollo a striscioline. Pulire la carota e, con il pelapatate, ricavarne dei “nastri” lunghi e sottili. Affettare sottilmente le foglie di verza. Ungere il wok e, quando l’olio è ben caldo, far saltare rapidamente il pollo. Aggiungere una manciata di arachidi e anacardi e far insaporire. Aggiungere i “nastri” di carota e, dopo qualche minuto, le striscioline di verza. Se il tutto dovesse asciugarsi, bagnare con il brodo o con acqua tiepida. A cottura quasi ultimata, aggiungere un cucchiaino colmo di miele. Aggiustare di sale e pepe.
Servire caldo con riso basmati bianco, eventualmente saltato nel “sugo” che rimane al fondo del wok.