La vita dei celiaci è potenzialmente molto deprimente. Non solo dobbiamo fare i conti con il divieto di consumare pizza, pasta, pane, biscotti, torte ecc. ma l'accoppiata farina di mais + farina di riso nella composizione dei potenziali surrogati a tali alimenti produce il più delle volte dell'ottimo polistirolo ad uso industriale. Quindi vi rinunciamo, e una delle prime rinunce è quella alla pasta.
Poi un giorno, per caso, ti imbatti in un pacco di penne di grano saraceno - che malgrado si chiami così non è grano e quindi lo puoi mangiare. Ammesso che appunto, come in questo caso, le penne siano composte al 100% da farina di grano saraceno.
Giunta a casa ti rendi conto che non hai condimento, ma il desiderio di pasta è tale che improvvisi famelica con ciò che hai, e qui la fuffata - perché ciò che ne viene fuori è eccezionale e finalmente ritroverai quella soddisfazione del palato che avevi perso da tempo.
A me questo piatto ricorda la Liguria, ché ci ho messo dentro tutti i sapori d'estate che ricordo della mia infanzia (salvo, ovviamente, il grano saraceno).
Per ciascuna persona:
80gr di penne di grano saraceno
un cucchiaino colmo di patè d'olive nere
un cucchiaino raso di pasta d'acciughe
Parmigiano
olio d'oliva
foglioline di basilico

In una terrina o nel piatto mescolare patè d'olive e pasta d'acciughe, eventualmente allungando la cremina con un goccio d'olio d'oliva.
Scolare la pasta, mescolarla nel piatto con la suddetta cremina cruda, spolverare abbondantemente di parmigiano grattugiato e lasciarvi cadere sopra ornamentali fresche foglie profumate di basilico spezzettate grossolanamente.
Sì: il sapore è di carattere. E sì: pesce e parmigiano insieme fanno spesso storcere il naso ai più. Ma chi se ne importa! Il tutto è senza glutine, digeribile, saporitissimo e soprattutto permetterà anche ai celiaci di sentirsi persone 'normali' che si mangiano finalmente un buon piatto di pasta dal sapore e profumo mediterraneo. Magari accompagnato da un buon bicchiere di Pigato (tanto per rimanere in zona).
Ah, sì (e perdonatemi ma mi rivolgo nuovamente ai miei colleghi di sventura): questa ricetta vi serva anche - amici celiaci - nei rapporti con coloro che con finto pietismo vi compatiscono dicendo "Poverino, non puoi mangiare niente tu!". Lasciate che lo credano, e sorridete - sorseggiando il vostro Pigato - a questi poveri imbecilli! ;-)
