Anche le vostre fuffologhe si sono concesse un po’ di riposo, ma

Pasta all’amatriciana: mangiata là dove nasce, ad Amatrice, in versione tradizionale e “gricia” (bianca, senza pomodoro). Un attimo di supremo godimento a base di guanciale e pecorino. Serve aggiungere altro?
Arrosticini: assaggio quasi banale, visto che non c’è angolo di strada, paesino, città di mare o di terra in Abruzzo dove non vengano proposti. Ma mangiarli appena tolti dalla furnacella, sotto il portico di un amico in una fresca sera estiva... Dite che hanno lo stesso sapore se li cuocio sul mio balconcino?!? ;)
Fiadoni: non sono piccoli calzoni, non sono ravioli, non sono pani al formaggio... ma sono tutto questo. E sono buoni, tanto. Soprattutto se sono caldi... (la salivazione a questo punto è a livello “cane di Pavlov”). La ricetta, semi-fuffosa, ha un milione di varianti: una interessante si trova qui.
Maltagliati ceci e pesce: la ricetta ve la dovrebbe dare Bruno del ristorante Belvedere di Città Sant’Angelo. Ma temo non svelerebbe volentieri i segreti di un piatto così ben riuscito, con le seppioline che nuotano morbide in un brodetto appena piccante... Mi cimenterò in tentativi di riproduzione, ma nel frattempo, se vi capita... fateci un salto, vale la pena.
E adesso che mi son fatta venir fame da sola, vi lascio con un appello: lettoriiiiiii, raccontateci le vostre evasioni gastronomiche! Come sempre, la fuffa wants you!